TECNICHE DEL DRIFTING, e norme comportamentali in pista

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mariuzzu
view post Posted on 6/3/2012, 12:07




apro questo topic per tutti e posto quanto sotto per dare a voi tutti delle info utili in pista

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TECNICHE DEL DRITF......breve nozione....

Il drifting (italianizzato in driftare) o power-sliding è una tecnica di guida che consiste nel percorrere le curve facendo assumere agli pneumatici posteriori un angolo di deriva o (slip angle) differente rispetto a quelli anteriori. In dettaglio questo consiste nello sfruttare la potenza del motore e i trasferimenti di carico del veicolo in decelerazione per far perdere aderenza agli pneumatici posteriori, in modo che questi ultimi scivolino sull'asfalto verso l'esterno della curva. Una volta ottenuta questa perdita di aderenza si cerca di mantenere l'auto in sbandata controllata per tutta la percorrenza della curva. Questa tecnica viene utilizzata in particolari competizioni, dove i concorrenti eseguono dei giri di pista in questo modo, e dei giudici valutano l'esibizione assegnando un punteggio in base all'inclinazione raggiunta rispetto alla traiettoria della curva, la durata della sbandata e altri parametri, per stabilire il vincitore.
il drifting non si propone di essere uno stile di guida in senso classico, in quanto non è efficace per quanto riguarda i tempi sul giro. Facendo scivolare il retrotreno infatti si perde aderenza e quindi velocità in curva, inoltre gli pneumatici non riescono a scaricare a terra la potenza del motore, e questo fa si che di fatto ci sia minore accelerazione in uscita di curva. Il drifting mira solo alla spettacolarità ed all'esibizione della tecnica necessaria per realizzare questo difficile stile di guida, e ne è la prova il fatto che la vittoria non venga determinata dal giro più veloce, ma dai voti espressi dai giudici, un po come avviene in molte discipline di atletica quali ad esempio la ginnastica artistica. Queste competizioni hanno origine in Giappone come esercizio di stile nella sottocultura delle corse clandestine, mondo reso celebre dal manga e dalla serie animeInitial D e solo in seguito dal terzo film della serie The Fast and The Furious, dedicato proprio a questa specialità, ed ambientato proprio in Giappone, per la precisione a Tokyo. A diversi anni dalla nascita del Drifting, oggi si possono contare oltre 200 competizioni internazionali (tra le quali circa 150 in Giappone) nel solo utilizzo di questa tecnica. Alcuni dei modelli di auto che più si prestano a questa spettacolare disciplina motoristica sono la Nissan Silvia S15, e precedenti versioni, la Nissan 350Z, la Mazda RX-7, la Mazda RX-8 la Toyota Supra e la Toyota AE86 e più in generale le macchine con la sola trazione posteriore.
Tecnica

Per eseguire un drift è necessario innanzitutto provocare una sbandata, o in gergo automobilistico traverso, del posteriore del veicolo. Questo si può ottenere in 6 diversi modi: freno a mano, blocco del ponte, sovrasterzo di potenza, frenata in curva, pendolo e rilascio. I primi tre metodi sono chiamati statici, mentre i restanti sono chiamati dinamici a causa del trasferimento di carico richiesto.


Freno a mano
La tecnica del freno a mano, molto usata da chi è alle prime armi, consiste nell'azionare la leva del freno a mano in ingresso di curva, in modo da bloccare l'asse posteriore del veicolo, facendo perdere aderenza alle ruote che slitteranno verso l'esterno della curva. Una volta innescata la sbandata il freno deve essere rilasciato per poterne mantenere il controllo. Questo metodo fa perdere molta velocità, ma è il più facile da attuare ed inoltre è utilizzabile anche sulle vetture a trazione anteriore, perché non richiede coppia sull'asse posteriore. Ovviamente, sulle trazioni posteriori bisogna premere la frizione durante l'uso del freno a mano.


Blocco del ponte
Il blocco del ponte, in inglese shift lock, consiste nell'arrivare in prossimità della curva con una marcia superiore a quella da utilizzare per la percorrenza, preparare durante la frenata la marcia inferiore e, a curva iniziata, rilasciare di scatto la frizione. Questo provocherà un repentino blocco dell'asse posteriore, con effetti analoghi a quelli del freno a mano, ma con minore perdita di velocità ed il vantaggio di avere subito a disposizione la potenza per mantenere la sbandata.


Sovrasterzo di potenza
Il sovrasterzo di potenza, in inglese power slide (letteralmente scivolamento di potenza) consiste semplicemente nello sfruttare la coppia del motore per far pattinare le gomme posteriori e provocare così una perdita di aderenza. Questa tecnica è semplice da attuare ma difficile da controllare, e richiede elevate potenze del motore.


Frenata in curva
La frenata in curva consiste nel provocare un forte trasferimento di carico immediatamente prima della sterzata, in modo da alleggerire la parte posteriore e fare in modo che questa slitti verso l'esterno della curva quando andremo ad aprire il gas. Tecnicamente, si esegue prolungando la frenata un po' oltre l'inizio della sterzata, facendo attenzione a non far bloccare le ruote anteriori per una eccessiva pressione sul pedale, ed aprendo poi il gas provocando un eccesso di potenza.


Pendolo
Il pendolo è una manovra utilizzata molto nel mondo del rally, e consiste nel provocare una leggera sbandata in direzione opposta alla curva ma senza alcun tipo di correzione con lo sterzo, in modo da ottenere una controsbandata di intensità doppia rispetto alla prima. È utilizzata nelle curve strette oppure sui rettilinei, prima o dopo una curva, per aumentare il tempo in cui il veicolo viaggia di traverso.


Rilascio
Il rilascio, o drifting dinamico, è una tecnica che dipende molto dalle qualità del veicolo che si sta guidando. Infatti utilizza la scarsa stabilità di un veicolo quando si rilascia il pedale del gas e si sterza improvvisamente. Con veicoli opportunamente modificati, la manovrà provocherà una sbandata del posteriore molto progressiva.
Una volta provocata la perdita di aderenza, per mantenerla è necessario il dosaggio dell'acceleratore e dello sterzo. Con lo sterzo si controsterza, ovvero si fa in modo che le ruote anteriori continuino a seguire la traiettoria della curva, in modo da contrastare la tendenza a chiudere la curva dovuta al sovrasterzo. Allo stesso tempo con l'uso dell'acceleratore e del freno si controllano i trasferimenti di carico per mantenere la macchina di traverso. Se la sbandata accenna a diminuire si decelera o frena leggermente in modo da spostare il peso verso l'anteriore. Questo alleggerisce il posteriore permettendo di aumentare la sbandata.In alternativa si può accelerare a fondo (se il veicolo ha molta coppia) per aumentare il pattinamento delle ruote posteriori. Al contrario nel caso la sbandata diventi eccessiva non bisogna assolutamente frenare ma dosare attentamente l'acceleratore per far recuperare il grip alle ruote posteriori. Questo però risulta molto difficile con mezzi molto potenti, in quanto le gomme continuano a pattinare e bisogna essere molto abili nel controsterzo per controllare la sbandata.
 
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